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Si inaugura presso la Galleria Cardi e la Galleria Cardi &
Co la mostra personale di Nicola De Maria che ritorna a Milano
dopo la mostra personale del 1998. L'artista presenta un dipinto
murale appositamente creato per gli spazi della Galleria Il murales invita l'osservatore ad entrare in un interiore spazio onirico nel quale i vividi colori invitano delicatamente a riflettersi in un altro mondo, mentre i dipinti più piccoli enfatizzano l'intero processo di realizzazione attraverso le superfici attentamente curate. In entrambi i tipi di lavoro, l'uso emblematico del colore da parte di De Maria porta ad una dimensione spirituale, conducendo lo spettatore da una realtà quotidiana ad un regno più personale ed estetico. Nato a Foglianise (Benevento) il 6 dicembre 1954, Nicola De
Maria vive fin da ragazzo a Torino, dove abita ancora oggi. Si
iscrive alla Facoltà di Medicina proseguendo gli studi
di specializzazione in Neurologia, professione che non eserciterà
mai, preferendo dedicarsi all'arte. Dopo essere passato da una
breve esperienza fotografica, dal 1975 inizia una prolifica produzione
di disegni su pagine di quaderno, prima in matita e poi a pastello,
olio e acquerello. Questi primi successi lo spingono a dipingere
direttamente sulle pareti e a realizzare le prime piccole tele
ad olio. Proprio nella pittura De Maria trova il linguaggio più
appropriato per esprimersi, mescolandosi così alla vivacità
artistica di quella città, Torino, che vedeva l'Arte Concettuale
come protagonista ed elemento trascinante. Grazie all'influenza
di questa Nel 1977 realizza il primo dipinto murale a Milano, al quale ne segue un altro per la Biennale di Parigi dello stesso anno. De Maria continua a trascendere dai confini della tela pervadendo lo spazio espositivo utilizzando le tecniche del colore proprie degli antichi maestri che affrescavano le chiese in Italia. Negli anni '80, l'artista dipinge vari spazi espositivi e gli vengono dedicate alcune retrospettive sui suoi lavori ad olio. Per tutti questi anni, il lavoro di De Maria ha sempre un ruolo fondamentale in tutte le numerose mostre collettive organizzate da Achille Bonito Oliva sulla Transavanguardia. Il pittore, che viene inizialmente incluso in questo contesto, ben presto si separa sviluppando un corpo di lavori non figurativi e in piccola scala. La sua opera è astratta ma carica di segnali figurativi non solo poetici (Regno dei Fiori 1983/85), ma soprattutto spirituali (La Testa Allegra Di Un Angelo Bello 1986/87). Infatti l'artista sembra trasformare la poesia e la lirica in pittura, ogni sua opera è confine magico, paesaggio fiabesco nel quale è necessario concentrare lo sguardo per capire il suo stato d'animo. Emblematica a questo proposito la frase di Nicola De Maria che in un'intervista si definisce: "Uno che scrive poesie con le mani piene di colori". È proprio la spiritualità che lo porta nel corso degli anni '90 a concentrare il suo lavoro sull'astrazione pura trasformando le opere in una sorta di preghiera che può essere raffigurata solo con un gesto pittorico intenso. Nel corso di questo periodo non vengono mai trascurati gli
elementi fondamentali che hanno sempre caratterizzato il suo
lavoro come, ad esempio, il brillante cromatismo. L'uso del colore
di De Maria rispecchia l'attaccamento alla sua terra, alla "mediterraneità"
che continuamente rappresenta con paesaggi popolati da personaggi
coraggiosi, sapienti, splendenti di potere naturale. Ma questi
soggetti vengono solo citati ed è proprio non raffigurandoli
che obbliga Galleria Cardi and Galleria Cardi & Co are pleased to
present a solo exhibition of Nicola De Maria, who has returned
to Milan after his 1988 solo show. The artist will show a site-specific
wall painting in the gallery Galleria Cardi & Co, as well
as a series of ten 150 x 100 cm. works, and eight 70 x 60 cm.
works. At Galleria Cardi, Nicola De Maria will install four cm.
50 x 40 works titled "Paesaggi", one 100 x 200 cm.
work, and seven site-specific works. Born in Foglianise on December 6, 1954, Nicola De Maria has
lived in Turin since he was a little boy. He earned a master's
degree in medicine, then continued studying with a specialization
in psychiatry, but has never been employed as a doctor because
he has always preferred working as an artist. Following a short
period of photographic work in 1975, he created a wealth of drawings
on writing paper, first in pencil and later in pastel, oil, and
watercolour. In 1977, the artist completed his first mural painting in
Milan, and in the same year created another mural at the Paris
Biennale. De Maria continued to trascend the canvas by pervading
the exhibition space with colour techniques used in frescoes
by the Italian Masters. During the 1980s, the artist painted
several spaces, and exhibited several retrospectives of his oil
paintings. During these years, De Maria's works served as a foundation
for the exhibitions of In the 1990s, this spirituality led the artist to concentrate
on pure abstraction and transformed his works into a sort of
prayer that can be represented only through a strong symbolic
vocabulary. A vivid chromaticism characterizes his works of this
period. De Maria uses colors in a way that reflects his affection
for the " Mediterraneanity" of his land, and continues
to create landscapes populated by the brave, wise, and luminous
elements of the natural world.
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